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dichiarazione dei redditi fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti

Deve essere confermato l’indirizzo ermeneutico che ritiene configurabile il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti anche in ipotesi di dolo eventuale, da intendere in termini di lucida accettazione, da perte dell’agente, dell’evento lesivo, e quindi anche del fine di evasione o di indebito rimborso, come conseguenza della sua condotta. Una volta accolto questo indirizzo, il reale problema da esaminare risulta quello concernente la corretta individuazione degli indicatori del dolo eventuale: sul tema, la Corte ritiene esattamente valorizzati la lontananza della condotta tenuta da quella doverosa, la durata e la ripetizione dell’azione, il comportamento successivo al fatto ed il fine della condotta, di conseguire in altri termini un risparmio di spesa (Cass. 12680/20).